PEZZUTTI GROUP RICICLA E DRIBLA IL NODO DELLE MATERIE PRIME
Metalmeccanica, gomma-plastica, elettronica. Non solo le
industrie del comparto manifatturiero ma anche il mondo dell’edilizia è alle
prese con il gravissimo problema dei super-rincari e della difficoltà di approvvigionamento
di materie prime e semilavorati. Ed è dal comparto della plastica (qualche
realtà produttiva ha dovuto frenare la produzione) che arriva l’ultimo allarme:
non si trovano più polimeri e quando si trovano il prezzo è il triplo rispetto
a solo qualche mese fa. Sul territorio c’è però un’azienda che, attraverso
alcune mosse, è riuscita ad aggirare l’ostacolo e sta riuscendo a fornire
regolarmente tutti i propri clienti. Pezzutti Group, il colosso della plastica con
tre stabilimenti tra Fiume Veneto e Pordenone, oltre trecento dipendenti e un
fatturato di circa 80 milioni di euro, non si è fermata nemmeno un’ora. E dire
che di materiale plastico per le sue produzioni ne utilizza tantissimo. «Il
problema c’è. Eccome se c’è, anche nel nostro settore. Ma - racconta Emanuele
Bassetto, membro del board della società - noi ci siamo organizzati su alcuni
materiali appena ci sono stati i primissimi segnali che la situazione stava mutando,
cioè nel novembre dello scorso anno». Alcuni acquisti oculati, in
particolare di polimeri tecnici, e merce stoccata in magazzino. Contratti
siglati con fornitori prima che esplodesse l’emergenza della “penuria” di
materie prime. Operazioni che hanno messo al riparo l’azienda nei mesi
successivi.
IL RICICLO
«Ma quello che ci ha aiutato di più e che fa la differenza – sottolinea Bassetto – è che per quasi il 60 per cento la nostra produzione avviene con plastica riciclata. E quella, non essendo materia prima, ha meno problemi di approvvigionamento. L’avere spostato nel tempo una importante fetta del nostro business sulla plastica riciclata oggi non solo ci consente di essere sostenibili rispetto all’ambiente ma ci agevola rispetto alla crisi di approvvigionamento del materiale». L’azienda è specializzata nella produzione di packaging per alimenti e di una serie di altri oggetti in plastica: dalle sedie di design a contenitori di vario tipo fino ai piccoli scaffali da bagno. Una buona parte dei prodotti nasce proprio da plastica recuperata e riciclata dal post-consumo. Nello stabilimento pordenonese ad alimentare la produzione è una gigantesca quantità di 300milioni di bottiglie (da litro e mezzo) recuperate e riutilizzate. Anche così si vince la sfida senza un’ora di stop produttivo.
Il Gazzettino
